È la normativa che specifica le metodologie di prova e i requisiti generali per le calzature progettate come Dispositivi di Protezione Individuale.
Leggi e regolamenti
Guida alle principali normative in tema di antinfortunistica
CALZATURE ANTINFORTUNISTICHE
UNI EN ISO 20345:2022:
È la normativa più aggiornata che definisce i requisiti di base e supplementari per le calzature di sicurezza con puntale resistente a 200 J. Prevede che le calzature di sicurezza siano contraddistinte da una “S” (Safety) e da una dicitura “SB” per i requisiti di base. Rispetto alla precedente normativa UNI EN ISO 20345:2011, prevede una nuova classificazione principale delle scarpe che va da SB a S7 e un’estensione dei requisiti specifici e supplementari, perfezionati e rivisti.
Per un approfondimento sulla nuova classificazione e sui requisiti specifici, visita la pagina Calzature Antinfortunistiche.
UNI EN ISO 20346:2022:
È la normativa che specifica i requisiti di base e supplementari per le calzature di protezione per usi generali, che si distinguono rispetto alle calzature di sicurezza in primis per il puntale resistente agli urti pari a 100 J. Questa tipologia di scarpe è contraddistinta dalla lettera “P” (Protection), con una classificazione da PB a P5.
UNI EN ISO 20347:2022:
Questa normativa disciplina le specifiche per le calzature professionali, marcate con la lettera “O” (Occupational), che si distinguono dalle calzature di sicurezza e da quelle di protezione in quanto sono prive di puntale, quindi non proteggono la punta del piede da rischi fisici e meccanici di impatto e compressione. La classificazione va da OB a O5.
UNI EN ISO 20349-1:2021
Questa normativa integra i requisiti della normativa UNI EN ISO 20345:2022 disciplinando i requisiti e i metodi di prova per le calzature antinfortunistiche nelle fonderie e per le operazioni di saldatura, in grado di proteggere dal calore, dalle fiamme libere e dagli schizzi di metallo fuso.
UNI EN ISO 17249:2014
La norma disciplina le specifiche per le calzature di sicurezza con resistenza al taglio da sega a catena. Queste calzature si dividono in 4 classi: Classe 1 (velocità della catena di 20 m/s), Classe 2 (velocità della catena di 24 m/s), Classe 3 (velocità della catena di 28 m/s) e Classe 3 (velocità della catena di 32 m/s).
DPI GUANTI
UNI EN ISO 374:2018:
la norma definisce i requisiti dei guanti destinati a proteggere l’utilizzatore contro i prodotti chimici e microorganismi pericolosi e classifica i guanti in A, B o C, in base ai livelli minimi di prestazione raggiunti in termini di penetrazione e permeazione con un determinato numero di sostanze chimiche.
UNI EN 388:2019:
La norma specifica i requisiti per i guanti di protezione in merito ai rischi meccanici da abrasione, taglio da lama, strappo, perforazione e, se applicabile, urti e impatti. Per ognuno di questi rischi è prevista una classificazione da 1 a 4 o da 1 a 5, a seconda della resistenza del guanto alle specifiche sollecitazioni.
UNI EN 407:2020:
La norma specifica i requisiti per i guanti di protezione e degli altri dispositivi di protezione delle mani contro calore o fiamma, nelle seguenti forme: fuoco, calore per contatto, calore convettivo, calore radiante, piccoli spruzzi o grandi proiezioni di metallo fuso. La norma è applicabile solo congiuntamente alla UNI EN ISO 21420.
UNI EN 511:2006:
La norma specifica i requisiti per i guanti che proteggono contro il freddo trasmesso per convezione o conduzione fino a -50 °C. Gli indici di prestazione vanno da 0 a 4 per la resistenza al freddo convettivo e al freddo da contatto, e da 0 a 1 per l’impermeabilità all’acqua, dove 1 corrisponde all’assenza di penetrazione dell’acqua dopo 30 minuti.
UNI EN 12477:2006:
La norma specifica requisiti e metodi di prova per guanti di protezione da utilizzare nella saldatura manuale dei metalli, nel taglio e nei procedimenti connessi. La normativa distingue i guanti di tipo B (consigliati per procedimenti di saldatura ad elevata destrezza, come la saldatura ad arco elettrico), dai guanti di tipo A (consigliati per i procedimenti di saldatura a gas)
EN 60903:2003:
La norma disciplina gli standard per i guanti per l’isolamento elettrico, classificandoli in 6 classi di protezione (da 00 a 4), in funzione dello spessore di una singola parete del guanto e dell’isolamento con tensioni massime di esercizio da 500 a 36.000 volt AC.
DISPOSITIVI PER LA PROTEZIONE DELLA TESTA
CE EN 397
Elmetti di protezione per l’industria
È lo standard di sicurezza europeo per i caschi industriali che garantisce la sicurezza degli elmetti per l’assorbimento degli urti sommitali e la resistenza alla penetrazione, testata con un peso di 5kg lasciato da un’altezza di 1m, oltre alla resistenza alle fiamme. Stabilisce inoltre i requisiti del sottogola con test opzionali aggiuntivi per l’isolamento elettrico, la resistenza a temperature estreme, la deformazione laterale e la protezione contro gli spruzzi di metallo fuso.
CE EN 50365
È lo standard per gli elmetti isolanti da utilizzare nei lavori sotto tensione, che integra la norma EN 397. Quando utilizzati insieme ad altri equipaggiamenti di protezione isolanti, questi caschi impediscono che la corrente percorra il corpo dell’operatore attraverso la testa.
CE EN 14052
È lo standard industriale europeo ad alte prestazioni per ambienti ad alto rischio. A differenza degli elmetti marcati CE EN 397, questi caschi vengono testati con un peso di 5kg lasciato da un’altezza di 2m. Lo standard include il rispetto di criteri per l’assorbimento degli urti sommitali e laterali, la resistenza alla penetrazione e i requisiti del sottogola con test opzionali aggiuntivi, in linea con la normativa EN 397.
DISPOSITIVI PER LA PROTEZIONE DEGLI OCCHI
UNI EN ISO 4007:2019
Dispositivi di protezione individuale-Protezione degli occhi e del viso Vocabolario” definisce i termini principali utilizzati per i diversi tipi di prodotto nel campo della protezione degli occhi e del viso.
UNI EN ISO 16321:2022
La precedente norma di riferimento, UNI EN 166:2004, è stata ritirata e sostituita dalla nuova UNI EN ISO 16321-1:2022. La norma specifica i requisiti generali per le protezioni per occhi e viso, contro i rischi professionali più comuni, tra cui: impatti da particelle proiettate e frammenti volatili, radiazioni ottiche, schizzi di liquidi, metalli fusi, calore, polveri, gas nocivi e altri. La parte 1 della normativa disciplina i requisiti generali, mentre la parte 2 regola i requisiti aggiuntivi per i protettori utilizzati nei processi di saldatura e affini.
MASCHERINE
UNI EN 149:2009 + A1
La norma disciplina i requisiti per gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie e semimaschere filtranti antipolvere, stabilendone requisiti di prestazione, prove e marcature ed escludendo i dispositivi di protezione delle vie respiratore destinati alla fuga. Si suddividono in 3 classi di dispositivi: FFP1, FFP2 e FFP3.
ABBIGLIAMENTO MULTINORMA
UNI EN ISO 14116:2015
La norma specifica le prestazioni degli indumenti progettati per proteggere i lavoratori esposti a brevi contatti con fiamme libere, nel caso in cui non sussistano ulteriori pericoli termici significativi. Si applica seguendo gli indici da 1 a 3, dove 3 indica i requisiti di protezione più elevati.
UNI EN ISO 11612:2015
La norma specifica le prestazioni degli indumenti progettati per proteggere da calore e/o fiamma. La protezione degli indumenti da diverse fonti di calore è classificata nelle categorie da A a F. Gli indumenti certificati in base a questa normativa devono essere utilizzati insieme ad altri indumenti protettivi in linea con i requisiti della normativa stessa.
EN 1149-5
Questa norma specifica le prestazioni dei materiali e i requisiti di progettazione per gli indumenti protettivi che dissipano le cariche elettrostatiche, per evitare i rischi di scariche che possano formare incendi.
EN 61482
La norma disciplina i requisiti degli indumenti di protezione contro gli effetti dell’arco elettrico, classificati come indumenti con categoria di rischio III (ambienti ad alto rischio).
UNI EN ISO 11611:2015
La norma disciplina i requisiti e i metodi di prova per indumenti di protezione indossati durante attività di saldatura e procedimenti connessi. Prevede due classi di protezione: gli indumenti di Classe 1 sono testati per la protezione in situazioni di saldatura meno pericolose, con livelli inferiori di spruzzi e calore radiante. Gli indumenti di Classe 2 rispettano i requisiti previsti in caso di tecniche di saldatura più pericolose, con livelli elevati di spruzzi e calore radiante.
UNI EN 13034:2009
La norma specifica i requisiti per indumenti che offrono prestazioni di protezione limitate contro agenti chimici liquidi. La norma riguarda tute di protezione chimica complete (Tipo 6) e protezioni del corpo parziale (Tipo PB), specificando requisiti minimi per l’uso limitato e gli indumenti riutilizzabili.
UNI EN 20471:2017
La norma stabilisce i requisiti dell’abbigliamento in alta visibilità, pensato per segnalare visivamente la presenza dell’utente, in situazioni notturne e diurne. Comprende 3 classi di valutazione, dove la classe 3 indica il più alto livello di visibilità.
UNI EN 342-2018
La norma definisce i requisiti per gli indumenti destinati a proteggere il corpo in ambienti freddi, ovvero con temperature inferiori ai -5°C, riguardando non solo la temperatura dell’aria ma anche l’umidità e la velocità dell’aria.